Le novità nel diritto successorio svizzero
All'inizio del 2023 sono entrate in vigore delle modifiche al diritto successorio svizzero. Queste modifiche concedono maggiore libertà di scelta, con conseguenze anche per proprietari e proprietarie di abitazione. Ecco una panoramica delle modifiche più importanti:
Il diritto successorio svizzero ha più di 100 anni. Il 1° gennaio 2023 sono entrate in vigore le modifiche approvate dal Parlamento alla fine del 2020. In generale questi cambiamenti concedono più libertà a testatori e testatrici, permettendo di disporre liberamente di una parte maggiore dell'eredità. Ecco le modifiche più importanti:
È stata ridotta la porzione legittima per i/le discendenti
Se non avete redatto un testamento, questo cambiamento non vi riguarda. L'eredità verrà divisa come in precedenza: il 50% del patrimonio andrà al coniuge e l'altro 50% ai/alle discendenti. Se invece avete redatto un testamento o contratto di successione, la situazione sarà diversa: i/le discendenti ora avranno diritto solo a metà della quota ereditaria legale del 50%, cioè a un quarto dell’eredità totale. In precedenza questa quota era di 3/4, corrispondente quindi a 37,5% del totale. La porzione legittima spettante a partner o coniuge resta invariata, rimanendo quindi un quarto dell'eredità totale. All'atto pratico, cresce la quota di patrimonio liberamente disponibile, che in precedenza era solo 3/8 del totale (vedere il riquadro informativo per un esempio concreto).
La porzione legittima per i genitori è abolita
Non c'è più una porzione legittima riservata ai genitori. Di conseguenza chi muore lasciando solo genitori e partner può, se lo desidera, lasciare l’intera eredità al partner.
Si può escludere dall'eredità il coniuge in caso di procedura di divorzio in corso
In precedenza l'esclusione aveva luogo solo con la sentenza definitiva di divorzio. Dal 2023 è possibile revocare questa quota anche quando la procedura di divorzio è ancora in corso. Tuttavia ciò deve essere specificato in un testamento.
Gli averi di previdenza del pilastro 3a non rientrano più nella successione
È stato chiarito esplicitamente che gli averi di previdenza del pilastro 3a non fanno parte del patrimonio ereditario, come già valeva per quelli provenienti da fondazioni bancarie. Gli averi di previdenza verranno versati direttamente al/la beneficiario/a, in base al regime previdenziale. La tassazione avverrà separatamente da altri redditi e con una riduzione.
L'usufrutto del partner viene esteso
Il diritto dei/delle discendenti all'usufrutto del patrimonio ereditario viene rimandato a favore del partner superstite. Sarà quindi possibile garantire al partner la possibilità di continuare a vivere nella casa. La quota disponibile per l'usufrutto ora pari a 1/2 (precedentemente 1/4). Il coniuge potrà quindi ricevere una metà del patrimonio come eredità e avere l’altra assegnata in usufrutto.
Riquadro informativo: Esempio di successione con un immobile
Il Sig. e la Sig.ra Schweizer possiedono un immobile del valore di 1,5 milioni di franchi e un ulteriore patrimonio di 500'000 franchi. Hanno un bambino. Desiderano tutelarsi a vicenda con un contratto successorio, garantendosi a vicenda la maggior somma possibile ma lasciando anche al bambino la sua quota legittima. Con le norme successorie precedenti al bambino sarebbero spettati almeno 750'000 franchi, lasciando solo 1,25 milioni come somma disponibile per il partner. Di conseguenza non ci sarebbe stata abbastanza liquidità per coprire la parte destinata al bambino, a meno di non vendere l'immobile. Grazie a questa riforma del diritto successorio invece la situazione sarà diversa: la porzione legittima del bambino sarà pari solo alla metà della quota ereditaria del 50%, cioè 500'000 franchi. Sarà quindi possibile lasciare questa somma al bambino e l'intero immobile del valore di 1,5 milioni di franchi al coniuge.
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